venerdì 12 settembre 2008

Corso volontari

Prende il via venerdì 12 settembre il corso per volontari organizzato dall’Auser di Saronno con il patrocinio del Casvov. Sembra un grido di dolore ma non lo è – spiegano gli organizzatori -. E’ invece un appello dettato dalla consapevolezza che il proporsi ed applicarsi ad aiutare e sostenere gli altri, impegno molto appagante sul piano personale, richiede necessariamente il possesso di specifiche conoscenze sul contesto in cui si opera o si andrà ad operare”.


Da anni l’Auser Volontariato Saronno Onluss si occupa dell’assistenza ad anziani in stato di bisogno od affetti da gravi malattie, (Alzheimer e demenze senili, nelle iniziative più recenti). La proposta del corso di formazione vuole essere rivolta a “chiunque desideri misurarsi con l’appagante ed impegnativo compito di portare aiuto a chi ne ha necessità”.


“Formazione dunque rivolta non solo ai volontari Auser che già operano nell’Associazione- proseguono dall’Auser -, ma anche a tutti coloro che intendano accostarsi al volontariato attivo ed ai parenti di quelle persone anziane, oggetto delle attenzioni dell’associazione, che si trovano per necessità a convivere situazioni familiari che spesso non si sa bene come affrontare.


L’intento dunque è quello di costruire, tra il servizio di volontariato ed i fruitori indiretti del servizio stesso, una comune base di conoscenze, sulla quale sviluppare la reciproca operatività. Il Corso formativo, aperto a tutti ed assolutamente gratuito, si articolerà in undici incontri di due ore ciascuno, secondo il calendario sotto riportato e si terrà, dalle 20,45 alle 22,45, presso la sede Auser di Saronno, via Maestri del Lavoro, 2”.


Per prenotazioni ed informazioni telefonare (02 96709009).

sabato 7 giugno 2008

“L’Alzhausercaffè” in aiuto di pazienti e familiari

La malattia dell’Alzhaimer spaventa e induce sia i pazienti sia i familiari, a chiudersi in se stessi per paura di non saper fronteggiare la situazione. L’Auser di Saronno, sostenuta dal Comune e dall’ASL di Varese, ha pensato di dedicare tempo, spazio e competenza a questo problema, creando uno spazio “L’Alzhausercaffè’”dove le persone affette da questa patologia possono incontrarsi per …una tazza di caffè e stare insieme sotto lo sguardo competente dei volontari.

Il supporto psicologico è dato dalla dottoressa Barbara Furlan, psicologa e psicoterapeuta responsabile del progetto che prevede anche incontri con i familiari dei malati per sostenerli ed aiutarli ad affrontare le vicissitudini che questa malattia comporta: ”E’ un’iniziativa che è stata pensata dall’Auser di Saronno - racconta la dott.ssa Furlan - dopo una prima esperienza frutto di un corso di formazione sull’Alzhaimer. E’ un tema rilevante e poco conosciuto nell’approfondimento e pochi sanno veramente di cosa si tratta. L’idea nasce dalla volontà di aiutare sia i malati sia i famigliari, con un sostegno concreto. I nuclei Alzhaimer, presenti in ospedale,si occupano dell’aspetto medico e terapeutico utilizzando i farmaci ma, contrariamente alle situazioni che vedono coinvolti gli handicappati, per l’Alzhaimer non esiste un’assistenza di supporto se non il ricovero quando lo stato della malattia è avanzato”. Questo progetto in cosa consiste nel concreto? “Sosteniamo queste persone malate dando la possibilità di venire da noi, gratuitamente, il giovedì pomeriggio e insieme a 5 volontari, opportunamente formati, facciamo dei piccoli lavori manuali, ginnastica, lavori di gruppo, giochi associativi e quant’altro li possa aiutare a non sentirsi soli ma parte di un gruppo”. Quando è nata questa iniziativa?

“Nella primavera del 2007 abbiamo aperto il primo sportello di ascolto per i familiari e poi sono venute le altre iniziative. Anche i familiari hanno la possibilità di parlare con noi il martedì, su appuntamento, per avere informazioni ed essere ascoltati, per un supporto psicologico. Una terza parte del progetto è ancora in fase di…allestimento e consiste nel formare un gruppo di “auto-mutuo-aiuto”, vale a dire un confronto alla pari tra famiglie alla ricerca di risorse ed esperienze per condividere le stesse emozioni e quindi sentirsi meno sole”. Quanti sono i pazienti? “Noi potremmo formare un gruppo di 12 persone al massimo. Attualmente lo frequentano 5 persone malate di Alzhaimer e altrettante sono le famiglie che si incontrano il martedì”. Il luogo di ritrovo, è nei locali al di via Maestri del Lavoro 2 (dietro al Comune - vedere mappa nella pagina), al 1° piano.

Per informazioni, telefonare (02 96709009 - dal lunedì al venerdì, 10-12 / 15-18)