venerdì 23 settembre 2016

Ottimo successo!

Il 2° Convegno "Luci sull'Alzheimer" svoltosi mercoledì 21 ha visto una cospicua partecipazione di pubblico: segno, ancora una volta, che la malattia e i suoi possibili trattamenti vengono visti con attenzione dal pubblico saronnese.

Da una partecipante al convegno, riceviamo e volentieri pubblichiamo quelli che potremmo considerare gli Atti Ufficiali (ma chi fosse interessato a ricevere l'originale, scriva all'indirizzo email ricordato sotto e nella colonna di destra).

2° Convegno AUSER “Luci sull'Alzheimer

Mercoledì 21 Settembre, Giornata Mondiale dell'Alzheimer 2016, nella Sala Nevera di Casa Morandi, si è svolto, come già annunciato nei giorni scorsi da tutti gli organi d'informazione cittadini, il 2° Convegno “Luci sull'Alzheimer”.
L'evento, organizzato da AUSER Volontariato Saronno, con il patrocinio del Comune, per la ricorrenza Mondiale, quest'anno ha voluto ricordare anche il decennale di “AlzhAuser Caffè”.
I lavori del Convegno sono iniziati con i ringraziamenti e il benvenuto del presidente di AUSER rivolti  al pubblico che gremiva la Sala, al gruppo dei relatori e, in particolare, all'assessore agli affari generali e alle politiche sociali, dott. avv. Gianangelo Tosi, presente in rappresentanza dell'amministrazione comunale, ma anche per scelta di partecipazione personale.
Nel suo intervento di apertura, l'assessore ha portato il saluto del Sindaco ai convenuti ed ha espresso tutta la sua ammirazione e gratitudine ad AUSER per aver, in tutti questi anni, richiamato l'attenzione della città sul peso e le dimensioni di un problema (quello della diffusione della malattia di Alzheimer nella popolazione, non solo anziana) che per la sua natura “urticante” tende a restare sommerso. Le  statistiche e gli studi demografici, invece, lo segnalano come  fatto che riguarda, in Italia, una famiglia su quattro, mentre i fondi investiti nella ricerca su questa patologia così gravosa anche per le sue ricadute sociali sono soltanto il 20% del già poco destinato alla salute.
La dott.ssa Barbara Furlan, nella sua veste di moderatore, dopo aver presentato i relatori (dott. Mauro Roncoroni, neurologo, dott.sse Barbara Furlan, Giorgia Tosi, Laura Ceppi, psicologhe, Alice Balboni, educatrice, Sig.ra Laura Biella, infermiera professionale) che hanno poi animato il pomeriggio, ha illustrato brevemente l'attività decennale di “AlzhAuser Caffè” sorto, nel 2006, con lo scopo dichiarato di servire da precursore e stimolo per la creazione sul territorio di un servizio pubblico “dedicato” il quale, invece, non è mai nato . Mentre, tra l'altro, in questi dieci anni, si è osservato che la malattia si manifesta in età sempre più giovanile.
Le dott.sse Tosi e Ceppi hanno parlato dei sintomi che denunciano l'inizio della sindrome. Hanno spiegato quali indagini è opportuno fare, in presenza di questa sintomatologia, per verificare i livelli di attenzione, memoria, funzionalità linguistica e di ragionamento logico verbale e non verbale, abilità prassiche, autonomia e modalità comportamentali e misurare il loro grado di eventuale compromissione. A conclusione di questa fase può essere formulato un referto con inquadramento neuropsicologico ed elaborazione di un progetto di potenziamento delle abilità indebolite.
Il Dott. Mauro Roncoroni ha ripreso, da medico che opera sul campo, un tema che gli è caro: da ormai sette od otto anni non si muove foglia nel campo della ricerca medica  su questo male. I farmaci più nuovi risalgono appunto a quel tempo e, rispetto a quanto promettevano, si sono rivelati piuttosto deludenti. La prassi diagnostica ha, invece, compiuto alcuni progressi. Ciò permette di avere diagnosi precoci e più certe e consente di somministrare le terapie disponiibili con maggiore sollecitudine ritardando più efficacemente i danni prodotti dalla malattia. È tornato, infine, a riflettere sul “peso” psicologico e fisico che tali malati costituiscono per i “curanti” conviventi i quali, se non supportati da qualche aiuto esterno, rischiano di “bruciarsi” per esaurimento. Ben vengano, quindi, tutti i benemeriti “AlzhAuser Caffè”.
Anche la dott.ssa Barbara Furlan ha ripreso, nel suo intervento di relatore, il tema di ”AlzhAuser Caffè”. È una piccola struttura rivolta, sì, ad operare per la conservazione e il prolungamento delle capacità cognitive e relazionali dei malati, ma anche per la cura e il sollievo dei familiari. Il familiare dell'infermo, infatti, non fa che accumulare rabbia soprattutto contro se stesso, sentendosi, con il passare del tempo, sempre più inadeguato a fronteggiare il compito che pensa di dover svolgere  ad ogni costo. Così, impegnandosi fino allo stremo, 24 ore su 24, e arrovellandosi sempre di più per la sensazione di impotenza che accumula, rischia il “burnout”: se non cercherà di uscire dalla gabbia in cui si è rinchiuso si “brucerà”. Allora ecco che “AlzhAuser Caffè”, occupandosi temporaneamente del malato, gli offre una doppia via di uscita: gli restitusce un po' di tempo libero e gli permette di recuperare un po' di stima di sé, con il gruppo AMA (AutoMutuoAiuto), dove può condividere, con altri che hanno il suo stesso problema e con lo psicoterapeuta, tutte le sue penose sensazioni di frustrazione. Frequentando “AlzhAuser Caffè” comprende che, per essere in grado di aiutare, bisogna farsi aiutare: mai restare soli.
Per concludere, la Sig.ra Laura Biella e la dott.ssa Alice Balboni, entrambe operatrici presso la R.S.A. FOCRIS, hanno osservato che talvolta i familiari decidono troppo tardi di fare accedere il proprio anziano alla struttura: vivono questa soluzione come un abbandono.   Ciò è sbagliato. La  R.S.A. è, in realtà, come una grande casa in cui ogni ospite può, nei limiti del possibile, continuare a vivere la sua vita, conservando le sue abitudini quotidiane, ricevendo visite, uscendo accompagnato, partecipando, sempre in compagnia, ad eventi esterni. In più, all'interno, dispone di spazi, che non ha certamente mai avuto a disposizione prima, dove può, con la guida di terapisti ed educatori, esercitarsi in attività che lo aiutano a mantenersi in forma fisica e mentale il più a lungo possibile. Insomma: perché no la R.S.A., se necessario?
Le domande del pubblico sono state numerose, tutte rivolte agli esperti per ottenere certezze e rassicurazioni che, quando possibile, sono anche arrivate.

Grazie a tutti i partecipanti, agli organizzatori per l'ottima riuscita dell'iniziativa. E grazie ancora una volta alle volontarie e ai volontari di AlzhAuser Caffè per il loro instancabile impegno...                                                                                         

martedì 13 settembre 2016

Riprendono le attività...

...dopo la pausa estiva: e per cominciare vi proponiamo il

2° Convegno "Luci sull'Alzheimer"

il 21 Settembre 2016 presso la Casa Morandi (Biblioteca Civica) nella Sala Nevera

«AUSER Saronno, nella ricorrenza della XXIII Giornata Mondiale dell'Alzheimer e del decennale del suo "AlzhAuser Caffè", organizza, presso la Sala Nevera della Biblioteca Civica, il 2° Convegno "Luci sull'Alzheimer" con il seguente programma:

15.20 Saluti delle Autorità
15.30 Dott.ssa Laura Ceppi e Dott.ssa GiorgiaTosi (Psicologhe AlzhAuser Caffè Saronno)
16.00 Dott. Mauro Roncoroni (Neurologo, Responsabile Servizio U.V.A. Ospedale di Saronno)
16.25 Dott.ssa Barbara Furlan (Psicologa psicoterapeuta, Responsabile Scientifico AlzhAuser Caffè Saronno)

16.45 Pausa

17.00 Sig.ra Laura Biella (Infermiera Professionale, Coordinatrice infermeristica R.S.A. Focris)
17.30 Dott.ssa Alice Balboni (Musicoterapista ed Educatrice R.S.A. Focris)
18.00 Question time e chiusura lavori.

L'ingresso è libero. La cittadinanza è invitata.»

Per informazioni rivolgersi al nostro numero di telefono (02 9670 9009, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18) oppure scrivere all'indirizzo email visualizzabile nella colonna di destra...